Black Minnow


Mi è stato proposto il Black Minnow due anni e mezzo fa da un mio rappresentate quando da noi era un “perfetto sconosciuto”. Non avevo mai pescato con le esche siliconiche prima se non con i normali spaghetti o twister ma in quel caso montati su una montatura da trota lago. Però questo artificiale aveva qualcosa in più degli altri o forse mi ha ispirato maggiormente rispetto a quanto presente in commercio fino ad allora. Era però ormai settembre e dato che in Adda non era permesso utilizzare questo tipo di esche il pesciolino è finito in un cassetto aspettando giorni migliori. Ad inizio primavera però non ho resistito e ho riesumato il siliconico e me lo sono provato per bene nella roggia che alimenta il mio laghetto e nel laghetto dove tengo le mie trote personali. Che dire un successo!! E’ stato amore a prima vista, o forse è meglio dire amore a primo lancio!! In realtà il Black minnow non è un minnow (o perlomeno non come quelli di balsa fino ad ora utilizzati) e neppure un cucchiaino. Quest’esca nonostante ha già un movimento naturale di suo il bello è che lo “devi” far vivere. E questo dipende da te, dal tuo recupero e dalle tue abilità. Lo giostri, lo fai saltellare, lo rendi stuzzicante. Questo è fondamentale. Una volta che lo conosci però non lo molli più. Ho dovuto aspettare un altro anno però prima di poterlo finalmente usare nelle acque dei nostri torrenti. Dallo scorso mese di marzo lo si può finalmente usare a da allora la mia pesca ha preso una piega completamente diversa. Ho pressochè abbandonato le canne lunghe da torrente per dar vita al mio artificiale con una più pratica e leggera canna da spinning. Uno spasso. Tanti chilometri con una sola scatola di esche in tasca, qualche testina di piombo e via. E le catture ve l’assicuro non sono mai mancate. Ovvio ogni giorno bisogna adattare il gesto di pesca in base all’umore delle trote. Ma questa è la pesca e accade anche pescando con altre tecniche. Quando le trote sono svogliate si recupererà pian piano, la si farà saltellare dietro ai sassi quasi come pescando con le esche naturali. Se le trote son più aggressive anche il movimento dovrà essere più allegro lanciando anche nel vivo della corrente. Grazie alla gamma veramente molto ampia di misure e peso di testine avremo modo di usare il black minnow praticamente dappertutto; dal torrente di montagna all’Adda di fondovalle. Una volta presa la dovuta dimestichezza sarà possibile insidiare la trota in due dita d’acqua (con testine da 3 grammi e corpo da 7 cm) oppure in fondali di oltre due metri con pesi anche superiori ai 10 grammi e corpi di oltre 12 cm. Anche sul lago alpino non scherza….esiste anche l’imitazione del bamalo!! Non lasciatevi condizionare dalle misure troppo grosse degli artificiali, ho preso trote da 18 cm con il pesciolino da 9 cm in torrentelli dove le pozze sono di mezzo metro di profondità. Per uno come me che oltretutto rilascia le proprie catture c’è un vantaggio in più e non di poco conto. L’artificiale ha un solo grosso amo. Una volta schiacciato l’ardiglione sarà possibile slamare la trota con una semplicità assoluta e soprattutto senza arrecarvi nessun danno!! Ho provato quest’esca sull’Adda da Sondrio a Sondalo, sul Mallero, nel Roasco, nel Poschiavino e in una decina di torrentelli minori di cui evito di citare i nomi per evitare di “allarmare” qualcuno di cui di certi posti ne è geloso custode. In ogni luogo ha dato in suoi frutti. Ma attenzione come ho già detto all’inizio se vogliamo farlo fruttare dovremo farlo “vivere”. Non basta lanciare e recuperare. Ma questo dipende da voi e dal vostro ingegno. Per me ora è diventata una sfida. Voglio prendere una trota con quest’esca in ognuno dei torrenti, rogge e ruscelli Valtellinesi. Per la cronaca sono a buon punto.